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FREGULA CON SUGO DI COZZE……

Nei bellissimi giorni trascorsi a Castelsardo oltre a tante belle passeggiate, ho anche cucinato parecchio, mi sono sbizzarrita in piatti tipici locali…..
Oggi vorrei parlarvi della Fregula, e’ un tipo di pasta di semola prodotta in Sardegna, e’ disponibile in varie dimensioni, è prodotta per “rotolamento” della semola in un grosso catino di coccio e tostata in forno.
La forma si presenta in palline irregolari di diametro variabile fra i 2 e i 6 millimetri, la produzione della fregula ha origini certamente antiche, il primo documento storico a farne menzione è lo Statuto dei Mugnai di Tempio Pausania risalente al XIV secolo, in cui si regolamenta la preparazione, che doveva avvenire rigorosamente dal lunedì al venerdì, per potere destinare ai campi l’acqua del sabato e della domenica.
Quindi anche io come loro mi sono attenuta alle regole e l’ho cucinata in settimana. Fate lo stesso anche voi???
Ora qui bisogna prendere carta e penna per scrivere ricetta pronti…..
Ingredienti:
300 g di fregula
500 g di polpa di pomodoro
750 g di cozze ( noi abbiamo preso quelle di Olbia) 
2 spicchi d’aglio
200 ml di vino bianco
prezzemolo tritato q.b.
olio e sale q.b.
Procedimento:
Prendete le cozze da una pescheria di fiducia, lavate e pulitele per bene.
Mettetele in una capiente pentola con aglio, prezzemolo tritato e vino bianco coprite e fate aprire i molluschi, mescolandoli di tanto in tanto.
Una volta pronti, sgusciatene la maggior parte e teneteli in caldo, filtrate per due colte il l’acqua di cottura e tenetela da parte vi servirà per la cottura della fregula.
In una capiente pentola mettete olio, e aglio fatelo imbiondire, aggiungete quindi la polpa di pomodoro, regolate di sale e fate cuocere fino a che non si addensa, aggiungere la fregula e poco per volta l’acqua di cottura filtrata delle cozze, continuate cosi’ ci vorranno circa 20 minuti, aggiungete quando la fregula e’ pronta, le cozze , mescolate per amalgamare bene lasciatele ancora un  minuto sul fuoco in modo che si scaldino bene, impiattate e servite.

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