Buon giornoooo,
mi sono accorta guardando il blog, che sono da qualche post a questa parte che non vi propongo ricette di dolci!!
Oh my good!!
Mi sono detta… io che ho aperto il mio blog, proprio dalla mia passione per i dolci e Nicolo’ per la cucina in generale, e ora delle volte mi dimentico di pubblicarvele, sono così presa dalla cucina di antipasti, primi e secondi, essendo come sapete sempre a gestire il BLOG da sola, pensate che anche l’anno prossimo il piccolo CHEF rimarrà in Francia, lui mi aiutava tanto…mi manca tantissimo, in tutti i sensi…ma e’ davvero così felice, che di conseguenza lo siamo anche noi!!
Beh bando alle ciance e alle lacrime, la vita va vissuta, quindi io mi consolo nella mia cucina, ritrovo la serenità e lo sento vicino….
Bene oggi vi propongo una cheesecake freschissima, dai che con il week end passato con il sole, ora possiamo pensare davvero a piatti freschi….
Ingredienti:
160 g di biscotti digestive
60 g di burro
300 g di formaggio philadelphia
170 g di yogurt greco
30 g di zucchero
50 g di farina di cocco
200 ml di latte di cocco
4 fogli di gelatina
Per la copertura:
mandorle a lamelle q.b.
100 g di ganache al cioccolato bianco
50 g di farina di cocco
Procedimento:
Tritate i frollini, uniteci il burro sciolto e amalgamate. Mettete a bagno la gelatina.
Prendete una teglia foderatela di carta forno, versate, distribuite e pressate, il trito di biscotti, mettete in frigo per 30 minuti.
In una ciotola mettete il formaggio philadelphia, e lo yogurt, amalgamate per bene, unite la farina di cocco e lo zucchero; aggiungete il latte di cocco filtrato ( aggiungete solo la parte solida).
Nella parte liquida aggiungete la gelatina strizzata, portate sul fuoco e fatela sciogliere. Fate raffreddare e aggiungete alla crema.
Versate la crema sulla base livellate e mettete in frigo per almeno 4 ore.
Trascorso il tempo, distribuite la ganache con un conetto ( disegnate tante righe in orizzontale e verticale), la farina di cocco, e le mandorle a lamelle, rimettete in frigo fino al momento di servire.
