Non potete la mia felicità oggi a proporvi questa ricetta, sapete che è il primo lunedì del mese e torna puntuale come sempre la ricetta della nostra Tiziana, guru del lievito madre; oggi davvero penso renda felici tutti perché ci racconta come preparare HOME MADE i fantastici BUONDI‘!!

Vi lascio tutto il suo testo integrale, perché è bellissimo leggere le sue parole……

I MIEI BUONDÌ (tentativo personale di falsificazione…..)

Per la serie quando la famiglia chiede mamma prova ed esperimenta…..  ovviamente questi sono una mia interpretazione della celebre merendina commerciale.
Le mie considerazioni sono partite dal fatto che la consistenza dei buondì è simile a un panettone, ma non volevo fare un doppio impasto.
Quindi ho optato per una lunga maturazione in frigo della massa che donasse al prodotto finale una leggerezza e un profumo simile all’originale.
Devo dire che il risultato mi ha soddisfatto abbastanza, la consistenza e la sofficità ci sono, il sapore ovviamente non è proprio lo stesso ma molto simile: stiamo parlando di un prodotto finito realizzato con lievito madre e non di birra e soprattutto di un prodotto casalingo contro un commerciale….
Ecco questo è quanto se avete voglia di provare potete anche modificare qualcosa se pensate sia il caso, anzi son ben accetti consigli e suggerimenti migliorativi.

Quindi amici alla prova e davvero come dice Tiziana, siamo qui per consigliarci più siamo meglio è!!

 

Ingredienti:

150 g di lievito madre maturo rinfrescato 2 volte

500 g di farina W330/350 (oppure metà 00+metà manitoba)

60 g di burro

2 tuorli + 1 uovo (usare uova grandi)

24 g olio semi

12 g di sale

100 g di zucchero

200 g acqua

5 g latte in polvere (se non lo si trova sostituire 100gr di acqua con il latte)

Essenza di mandorla amara

 

Glassa:

48 g di farina di mandorle

16 g di farina di nocciole

110 g di zucchero

50 g di albumi

12 g di fecola di patate

1 o 2 gocce di estratto di mandorla amara

(l’albume varia in relazione all’assorbimento delle farine )

Sarebbe preferibile prepararla prima di usarla e lasciarla in frigo almeno per un giorno

 

Impasto:

Nella planetaria spezzare direttamente il lievito in acqua con 1 cucchiaio dello zucchero previsto e far sciogliere con la frusta fino a quando vediamo che si forma come una leggera schiuma.

A questo punto montare la foglia e aggiungere tutto il liquido (acqua con latte in polvere o acqua e latte), 1/3 cucchiaio circa di zucchero e tanta farina quanto basta perchè l’impasto prenda consistenza e si aggrappi alla foglia.

Procedere aggiungendole uova (tuorli + uovo intero) 1/3 di zucchero e farina q.b. affinché l’impasto si aggrappi alla foglia. Continuare inserendo il restante zucchero e la farina. Far incordare bene l’impasto e quindi inserire il sale e far serrare per benino l’impasto.

Cominciamo ora l’inserimento graduale del burro che dovrà essere a consistenza pomata.

Quando tutto il burro sarà stato assorbito, inseriremo l’olio a filo sempre molto lentamente. A questo punto montiamo il gancio e facciamo serrare bene l’impasto, deve prendere una bella corda (avete presente quando si fanno i panettoni e colombe???)

Inserire l’aroma di mandorle, ne bastano poche gocce.

Ora aspettiamo 10 minuti e poi ribaltiamo l’impasto su un piano oliato, pirliamolo per bene e poniamolo dentro una ciotola unta di olio. Aspettiamo circa 30 minuti che parta la lievitazione e poi ce lo dimentichiamo in frigo per 12 ore.
Passato questo tempo prendiamo l’impasto dal frigo lo lasciamo acclimatare al caldo e aspettiamo il suo raddoppio.

Formatura e cottura:
Trascorso questo tempo, schiacciamo leggermente dando forma quadrata, dalla foto si notano le bolle dell’impasto merito della lunga maturazione in frigo, e facciamo un giro completo di pieghe a tre.
Arrotondiamo leggermente e copriamo a campana per 30 minuti.
Tagliare nella pezzatura desiderata (io 50 grammi e sono venuti un 21 pezzi) e avvolgere a palla stretto (come per i panini) sigillando sotto.
Finita la pezzatura sarà passato abbastanza tempo e potremo così cominciare dal primo pezzo con la formatura definitiva: capovolgere la pallina ed avvolgere a filoncino avendo cura di sigillare bene sotto dandogli la tipica forma.
Riporre a lievitare in una teglia rettangolare precedentemente foderata con abbondante carta forno, sistemata in modo che formi come delle onde separatrici dentro le quali sistemeremo i pezzi che rimarranno così separati durante la lievitazione e cottura.
Non avvicinateli troppo: le pareti a contatto cuociono male!!
Lasciate lievitare fin oltre il raddoppio io direi che l’ottimo è che devono quasi triplicare; ecco facciamo particolare cura alla lievitazione, non ci sono orari ma solo la vostra percezione dei volumi, devono risultare belli gonfi e cicciotti in modo che così otterremmo un prodotto finale bello soffice e morbido.
A lievitazione ultimata scaldiamo il forno a 180°.

Nel frattempo montare con le fruste la glassa ed applicarla con sac à poche e bocchetta piatta (io sono riuscita bene anche con un cucchiaino facendo attenzione).
Quindi glassare e cospargere con granella di zucchero.
Infornare a 180° in forno statico per 20 minuti circa (ognuno di noi conosce il suo forno, comunque sono pronti appena avranno preso colore ).
Appena sfornati spennellare con latte, questo farà sì che rimangano belli morbidi lucidi.

Ricetta integralmente proposta da TIZIANA GABRIELLI, ricordate di visitare il suo sito IL PANE LO PORTO IO! E se siete di Roma o zone limitrofe non mancate ai suoi corsi!!

 

CategoriesLIEVITO MADRE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *