I vitigni dello Chardonnay: diffusione e caratteristiche
Quello dello Chardonnay è un vitigno di uva a bacca bianca nato in Francia, più nello specifico nella zona
della Borgogna.
Pur essendo nato in questa parte d’Europa viene in realtà coltivato in tutto il mondo, comprese le regioni italiane, specie nelle zone del Trentino, della Valle d’Aosta e del Veneto.
Ma si adatta molto bene a composizioni del terreno e clima differenti e per questo lo si può trovare in tutto il resto delle regioni italiane e non solo.
Coltivazione dello Chardonnay in Italia e nel mondo
Come accennato, il vitigno dello Chardonnay in Italia viene coltivato praticamente in tutte le regioni, con una più ampia diffusione in quelle del Nord.
Lo Chardonnay può essere prodotto sia come vino bianco fermo, sia in versione spumante, e in questa versione, alcuni dei più buoni vengono prodotti nella zona del Valdadige tra Verona, Bolzano e Trento. Anche in Friuli Venezia Giulia esistono versioni davvero eleganti di questo straordinario vitigno, così come in Lombardia dove trova terreno fertile nella zona compresa tra il lago d’Iseo e Brescia, zona in cui lo Chardonnay, insieme al Pinot, viene impiegato anche nella produzione del Franciacorta DOCG.
Stessa cosa accade in Piemonte nella zona delle Langhe dove lo Chardonnay, sempre in unione con il Pinot, viene usato per produrre gli spumanti metodo classico di Alta Langa DOCG.
Per quanto riguarda gli altri paesi l’area più importante per la produzione di questo vitigno è la Borgogna, in particolare nella zona di Côte de Beaune, l’area in cui vengono prodotti quelli che sono gli Chardonnay più raffinati in assoluto: vini dal profumo intenso e sapientemente strutturati ed equilibrati, con sentori di
miele, nocciole tostate, fino al tartufo bianco.
Anche nella regione di Champagne parte dei terreni adibiti a vigneti sono impiegati nella produzione dello Chardonnay vino.
Andando dall’altra parte del mondo, terreno fertile per la coltivazione di questo vitigno è la California, ma anche lo Stato dell’Oregon e quello di New York stanno avviando una produzione di tutto rispetto. Stesso discorso vale per l’Australia, il Sudafrica, l’Argentina e la Nuova Zelanda, paesi in cui la coltivazione del vitigno a bacca bianca dello Chardonnay si sta diffondendo a macchia d’olio.
Caratteristiche dello Chardonnay
La prima cosa che balza subito all’occhio una volta versato un buon bicchiere di Chardonnay in un calice da vino è il suo colore: un giallo intenso e paglierino, con sfumature delicate che virano sul color oro per i vini invecchiati e sul verdino per i vini ancora giovani.
Per quanto riguarda l’aspetto relativo agli odori che emana, questi dipendono dalle zone in cui il vitigno è stato coltivato.
Quello prodotto nelle zone particolarmente soleggiate è caratterizzato da un bouquet particolarmente fruttato con note di pera, pesca, mela, melone e, in annate particolarmente calde, anche di frutti tropicali. Nel caso venga affinato in barrique gli aromi si fanno più complessi e ricordano quelli della frutta secca. Queste caratteristiche si riscontrano anche in bocca, infatti, nel primo caso a spiccare saranno le note acidule della frutta, nel secondo caso il sapore sarà più avvolgente e deciso.