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PASTICCIO ALLA CARLOFORTINA

PASTICCIO ALLA CARLOFORTINA

  • Porzioni: 4
  • Difficoltà: media
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Buongiorno a tutti e bentrovati, in un attimo ci siamo trovati ad ottobre, e non mi sembra quasi possibile……le vacanze sono volate e il ritorno è stato assai pieno di impegni….
Nicolo’ è partito per la nuova esperienza a Dublino per ora molto positiva, e io ho ripreso il lavoro d’ufficio sommersa dalle cose da fare….

Per fortuna dalla settimana prossima riniziero’ anche l’ultimo livello da sommelier per conseguire il tanto atteso diploma, in cucina traffico sempre gli eventi a cui partecipo sono molti, tutto questo mi rapisce il tempo e il blog piccolo è un po’ trascurato… per fortuna con la Pagina IG cerchiamo di raccontarvi un po’ di noi….ora vi promettiamo di dispensarvi un po’ piu’ spesso nuove ricette….
Oggi vi proponiamo una ricetta dell’isola di Carloforte, dove quest’estate abbiamo avuto modo di trascorrere qualche piacevole giorno in famiglia, un’isola bellissima dove parlano il genovese, per noi uno spettacolo.

ingredienti

  • 300 g di pasta “pasticcio alla carlofortina”
  • 2 confezioni di buzzonaglia 250 g sgocciolato
  • 400 g di polpa di pomodoro
  • 2 scalogni
  • 5 cucchiai di pestoolio  e sale q.b.
  • olio  e sale q.b

Istruzioni

  1. Prendete una capiente pentola, mettete olio e scalogno tritato, fatelo soffriggere e aggiungete la polpa di pomodoro, salate e cuocete per circa 15-20 minuti, fate raffreddare leggermente.
  2. Unite poi la buzzonaglia: parte meno nobile del tonno, molto scura perché prelevata dalla filetto a contatto con la lisca centrale quindi ricca di sangue, va scolata per bene (noi l’abbiamo acquistato qui), cuocete ancora per 5 minuti, fate raffreddare completamente.
  3. Unite poi il pesto ( qui la nostra ricetta), va aggiunto al sugo freddo, se no cuoce e come sapete il pesto è una salsa che non va assolutamente cotta.
  4. Portate quindi a bollore una pentola con acqua salata e cuocete la pasta, noi abbiamo preso sul posto quella del Pastificio Luxoro, una volta cotta scolate e condite, ne rimarrete innamorati.

Naturalmente abbiamo fatto nella nostra gita anche un passo alla CANTINA SOCIALE DI SANT’ANTIOCO, quindi vi consigliamo di abbinarci un Carignano del Sulcis.

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